Guida alla Valle Pesio - Cuneo
>> venerdì 26 luglio 2013
La Valle Pesio, ricchissima di vegetazione e di estesi boschi, è situata in provincia di Cuneo, nel cuore delle Alpi Liguri ed è un territorio di confine, in cui convivono cime innevate e primi influssi mediterranei; per questo si contraddistingue per la varietà della flora e della fauna. La Valle è frequentata da sportivi, alpinisti e speleologi, che ne hanno fatto una meta di richiamo internazionale, ma, più in generale, da tutti gli amanti della natura, da chi è alla ricerca di un contatto diretto ed essenziale con l'ambiente o vuole trovare oasi di pace e silenzio all'ombra della secolare Certosa. In questo blog vi è un articolo che parla della famosa certosa e delle altre abbazie e santuari del cuneese. La Valle Pesio è dominata dal Monte Marguareis, cima più elevata delle Alpi Liguri, il cui massiccio è caratterizzato da uno dei sistemi carsici più importanti dell'arco alpino occidentale. L'omonimo Parco del Marguareis comprende due valli: la Valle Pesio e una porzione dell'Alta Val Tanaro. La sua particolare posizione lo ha reso noto per la varietà della flora e infatti conserva circa un quarto delle specie vegetali presenti in Italia. Varia e ricca anche la presenza della fauna: camosci, aquile, cervi, caprioli e galli forcelli popolano il territorio. Da qualche anno è ricomparso il lupo. Altra importante caratteristica dell'area è il fenomeno del carsismo, localizzato prevalentemente nel Massiccio del Marguareis - Mongioie. Con più di 150 km. di sviluppo sotterraneo di grotte, molte delle quali ancora inesplorate, rappresenta un vero santuario per gli appassionati e gli studiosi di speleologia.
E' inoltre possibile percorrerla in moto, seguendo uno degli itinerari moto-turistici fra le valli cuneesi.
Ai piedi della Valle, il Comune di Chiusa di Pesio accoglie i visitatori nel caratteristico centro storico, che da sette anni a questa parte a luglio si anima di arte e colori con la mostra mercato Chius'arte.
Da qui si può partire per seguire percorsi culturali, itinerari enogastronomici e passeggiate nei boschi vicini - come per esempio il bosco di Pian delle Gorre con l'omonimo rifugio - fra reperti archeologici, palazzine di caccia ottocentesche, ruderi di antiche fortificazioni, chiese e cappelle campestri.
E' inoltre possibile percorrerla in moto, seguendo uno degli itinerari moto-turistici fra le valli cuneesi.
Ai piedi della Valle, il Comune di Chiusa di Pesio accoglie i visitatori nel caratteristico centro storico, che da sette anni a questa parte a luglio si anima di arte e colori con la mostra mercato Chius'arte.
Da qui si può partire per seguire percorsi culturali, itinerari enogastronomici e passeggiate nei boschi vicini - come per esempio il bosco di Pian delle Gorre con l'omonimo rifugio - fra reperti archeologici, palazzine di caccia ottocentesche, ruderi di antiche fortificazioni, chiese e cappelle campestri.
Altri cenni storici:
i primi insediamenti in Valle sono databili fra la tarda Età del Bronzo e le fasi finali dell'Età del Ferro. Risale al 1173 il primo documento scritto riguardante la Valle, rappresentato da un atto con cui i signori di Morozzo, feudatari per conto del vescovo di Asti, donarono l'alta Valle Pesio all'ordine Certosino, ponendo così le basi per la costruzione della Certosa. In seguito il territorio passò sotto l'influenza dei Marchesi di Ceva e poi, a partire dal XVII secolo, legò il suo destino ai Solaro di Moretta e al Regno dei Savoia.
Nel 1774 si segnala un pesante saccheggio per mano di truppe francesi e spagnole. Furono invece le truppe napoleoniche a depredare la Certosa nel 1802, disperdendo un grandissimo patrimonio artistico. Lo sviluppo industriale ha luogo fra il Settecento e l'Ottocento. Oltre alla Regia Fabbrica dei vetri e dei cristalli, che darà prestigio e notorietà alla Valle (e che viene celebrata nella manifestazione Chius'arte di cui prima accennavo) nascono quattro filande, una fabbrica di calce e una per l'estrazione del tannino, e tutte sfruttano l'energia idrica del Pesio.
Il Museo della Regia Fabbrica dei vetri dei cristalli e della ceramica rappresenta un vero percorso storico che restituisce, ordinandolo nello spazio espositivo, un ampio scorcio di questa passata e fiorente realtà industriale ed artigianale. Dopo l'armistizio del '43, la Valle diventa famosa per le imprese della sua banda partigiana, guidata dal leggendario Comandante Cosa. In ricordo di questa travagliata fase storica Chiusa di Pesio ospita il Museo della Resistenza. È anche possibile visitare il sacrario dei partigiani, ex cimitero, nel territorio del Parco.
i primi insediamenti in Valle sono databili fra la tarda Età del Bronzo e le fasi finali dell'Età del Ferro. Risale al 1173 il primo documento scritto riguardante la Valle, rappresentato da un atto con cui i signori di Morozzo, feudatari per conto del vescovo di Asti, donarono l'alta Valle Pesio all'ordine Certosino, ponendo così le basi per la costruzione della Certosa. In seguito il territorio passò sotto l'influenza dei Marchesi di Ceva e poi, a partire dal XVII secolo, legò il suo destino ai Solaro di Moretta e al Regno dei Savoia.
Nel 1774 si segnala un pesante saccheggio per mano di truppe francesi e spagnole. Furono invece le truppe napoleoniche a depredare la Certosa nel 1802, disperdendo un grandissimo patrimonio artistico. Lo sviluppo industriale ha luogo fra il Settecento e l'Ottocento. Oltre alla Regia Fabbrica dei vetri e dei cristalli, che darà prestigio e notorietà alla Valle (e che viene celebrata nella manifestazione Chius'arte di cui prima accennavo) nascono quattro filande, una fabbrica di calce e una per l'estrazione del tannino, e tutte sfruttano l'energia idrica del Pesio.
Il Museo della Regia Fabbrica dei vetri dei cristalli e della ceramica rappresenta un vero percorso storico che restituisce, ordinandolo nello spazio espositivo, un ampio scorcio di questa passata e fiorente realtà industriale ed artigianale. Dopo l'armistizio del '43, la Valle diventa famosa per le imprese della sua banda partigiana, guidata dal leggendario Comandante Cosa. In ricordo di questa travagliata fase storica Chiusa di Pesio ospita il Museo della Resistenza. È anche possibile visitare il sacrario dei partigiani, ex cimitero, nel territorio del Parco.
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