Il santuario e il monastero di Vicoforte in provincia di Cuneo: la Superga mancata
>> venerdì 12 luglio 2013
Il Santuario di Vicoforte o Santuario Basilica della Natività di Maria Santissima o Santuario-Basilica Regina Montis Regalis è un edificio religioso situato nel territorio del comune di Vicoforte. Un piccolo gioiello immerso nella provincia di Cuneo, di per sé ricca di luoghi della spiritualità di grande tradizione e ben conservati, che vale la pena scoprire e visitare.
Da domenica 30 giugno fino a domenica 1° settembre 2013 è possibile effettuare visite accompagnate alla scoperta del Santuario, del Monastero e della Palazzata. Le visite sono gratuite, a cura dei volontari dell’Associazione Regina Montis Regalis in collaborazione con il Centro di Valorizzazione del Territorio Info: tel. 0174.563098 – turismo@vicoforte.org
Come soluzione di soggiorno a Vicoforte è possibile prenotare un Bed and Breakfast a Vicoforte o pernottare nella vicina Mondovì distante meno di 10 km.
Da domenica 30 giugno fino a domenica 1° settembre 2013 è possibile effettuare visite accompagnate alla scoperta del Santuario, del Monastero e della Palazzata. Le visite sono gratuite, a cura dei volontari dell’Associazione Regina Montis Regalis in collaborazione con il Centro di Valorizzazione del Territorio Info: tel. 0174.563098 – turismo@vicoforte.org
Come soluzione di soggiorno a Vicoforte è possibile prenotare un Bed and Breakfast a Vicoforte o pernottare nella vicina Mondovì distante meno di 10 km.
Il Santuario di Vicoforte è una chiesa monumentale, tra le più importanti del Piemonte, la cui cupola con sezione orizzontale ellittica risulta essere la più grande di tale forma al mondo. Il complesso trae le sue origini da un santuario medievale, composto da un semplice e modesto pilone decorato da un affresco raffigurante la Madonna col Bambino, eretto da un fornaciaio per propiziare la buona cottura dei mattoni. Nel 1592, durante una battuta di caccia con l'archibugio, un cacciatore colpì per sbaglio l'immagine della Vergine. Pentitosi, il cacciatore iniziò una grande raccolta di fondi per riparare il danno ed espiare così il suo peccato. Ancora oggi l'archibugio con cui l'affresco venne deturpato è conservato in una cappella del Santuario, proprio accanto all'affresco.
Nel giro di pochi anni questo luogo divenne meta di pellegrinaggi sempre più frequenti ed attirò anche le attenzioni del duca Carlo Emanuele I di Savoia che, nel 1596, commissionò la costruzione di un grande santuario. Nelle intenzioni del Duca, il Santuario avrebbe dovuto accogliere i molti pellegrini e diventare in seguito il mausoleo di Casa Savoia, luogo destinato alle tombe della famiglia, funzione assunta in seguito dalla Basilica di Superga sulla collina torinese. Morto il Duca (che volle essere sepolto in Santuario), la costruzione si arrestò del tutto, lasciando il Santuario a lungo tempo scoperto. La costruzione del santuario venne ripresa solo alla fine del '600, senza contare più sull'appoggio del Savoia (infervorati dalla costruzione della basilica di Superga), grazie all'impegno dell'architetto e ingegnere monregalese Francesco Gallo che, incoraggiato da Filippo Juvarra, si cimentò nella grande impresa a partire dal 1728. Sopra il possente basamento in arenaria, di stampo manierista, venne rapidamente costruito il tamburo, di evidenti linee barocche, e la cupola, che venne terminata nel 1732.
La poderosa cupola ellittica innalzata dal Gallo, alta 74 metri, venne disarmata non senza trepidazione, data l'arditezza della costruzione, tanto che si narra che dovette andare lui stesso a togliere le impalcature, poiché nessuno pensava che una struttura di quel tipo potesse reggere! I lavori di sistemazione terminarono nella seconda metà dell'ottocento con la costruzione dei campanili.
Le foto sono tratte dal sito www.santuariodivicoforte.it
Le foto sono tratte dal sito www.santuariodivicoforte.it
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