Scopri la Val Maira con facili itinerari e prenota il tuo B&B in Valle Maira!
>> venerdì 20 giugno 2014
Foto e testi tratti dal sito http://www.invalmaira.it/ |
La Valle Maira confina a nord con la valle Varaita, che corre parallela, a sud nella bassa valle con la Valle Grana e nell'alta valle con la Valle Stura di Demonte; ad ovest confina con la Francia e ad est ha il suo sbocco sulla pianura padana. È lunga circa 45 km ed è tagliata a metà dal torrente che le dà il nome: il Maira. L'intera valle è delimitata da due massicce catene montuose che si originano a partire dal compatto rilievo del Brec de Chambeyron formando dei definiti spartiacque con le valli dell'Ubayette (in territorio francese) a ovest, della Stura di Demonte e Grana a sud e Varaita a nord.
I 14 comuni ricompresi nella Valle Maira
vanno da Busca, ai piedi della valle, fino ad Acceglio. 14 paesi (Acceglio, Busca,
Canosio, Cartignano, Celle di Macra, Dronero, Elva, Macra, Marmora, Prazzo,
Roccabruna, San Damiano Macra, Stroppo, Villar San Costanzo ) che offrono ai visitatori accoglienza, ottimi cibi, una natura ancora incontaminata, arte e storia. Sagre, feste di paese, ma anche quotidianità. Prenota il tuo B&B in Valle Maira sul sito bedanbreakfastcuneo.it utilizzando la comoda mappa o il motore di ricerca del sito!In Valle Maira ancora oggi si parla la lingua occitana-provenzale:
lingua romanza, definita per la prima volta come tale da Dante Alighieri
nel De Vulgari Eloquentia insieme all’italiano e al francese.
È riconosciuta in Italia come lingua minoritaria dal 1999. Questo territorio non ha mai conosciuto unità politica e non si è
mai costituito come autonomo. È quindi caratterizzato soltanto da
una lingua e da una cultura comuni. In Valle Maira, come in tutto
il territorio occitano, sono numerosissime le leggende e le tradizioni
orali, raccontate proprio nel dialetto locale. Narrano di Masche,
streghe buone, e di Sarvanòt, strani personaggi in parte uomini e
in parte animali, che animano i boschi e allietavano o spaventavano
le lunghe sere invernali che gli abitanti delle borgate passavano
insieme nelle stalle per rigenerarsi dal freddo e dal duro lavoro.
Tornando agli itinerari, in questa sede ne segnaliamo due di particolare interesse:
1. Sentiero dei Ciciu: ci si immerge nel magico mondo dei Ciciu (grandi massi che nella forma ricordano dei funghi), in un bosco a prevalenza di querce, castagni e ciliegi, invaso dalla robinia nelle conche, con sottobosco di brugo, ginestra, felci, ginepri e rosa canina. L'ambiente è decisamente suggestivo.
2. Sentiero degli acciugai: il percorso propone
una panoramica sui luoghi di origine degli anchoiers, i venditori di pesce conservato di Celle di Macra, la cui attività ha fortemente caratterizzato
questo territorio sin dalla seconda metà dell'Ottocento.
Per un lungo periodo il mestiere dell'acciugaio venne praticato
stagionalmente, ma divenne nel dopoguerra attività non più itinerante,
segnando il passaggio dall'emigrazione stagionale a quella definitiva.
Nelle borgate situate lungo l'itinerario si incontrano le abitazioni di famiglie di acciugai che praticano ancora il mestiere sui mercati. È consigliato praticare il sentiero dalla primavera all'autunno, di inverno è praticabile con le
racchette da neve. L'itinerario ha una segnaletica verticale direzionale e dei pannelli illustrativi. Ogni anno a Dronero, comune della Valle Maira, si celebra la Fiera degli Acciugai tra fine maggio e l'inzio di giugno.
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