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Aperto il Giardino delle essenze presso i Castelli Tapparelli d'Azeglio a Lagnasco (Cuneo)

>> venerdì 4 settembre 2015

Dal mese di giugno l'area dei Castelli Tapparelli d'Azeglio a Lagnasco (Cuneo) ospita un giardino delle essenze ispirato al modello del giardino rinascimentale, che peraltro risulta documentato nelle pitture facenti parte del maniero.

All’interno della cinta muraria dei Castelli di Lagnasco viene riproposta la coltivazione di erbe aromatiche, di piante officinali e di colture orto-frutticole, quindi un vero e proprio giardino con scopi produttivi, che ha caratterizzato la vita del Castello di Lagnasco soprattutto in periodo rinascimentale.
Il Giardino delle Essenze richiama in parte l’atmosfera dell’hortus conclusus, e si riferisce dal punto di vista compositivo e dei suoi elementi al “giardino dei semplici” raffigurato nell’affresco cinquecentesco di Pietro e Giovanni Angelo Dolce, conservato sulla parete settentrionale della Loggia delle Grottesche del Castello di Levante, che definisce in modo dettagliato una veduta sui giardini del Castello di Lagnasco.


Il giardino ha una superficie di circa 1000 mq, con aiuole rettangolari distribuite in tre settori disposti in modo regolare, affiancate da una struttura a pergola per la coltivazione della vite e da colture a spalliera per gli alberi da frutto. Inoltre alcune piante arboree e arbustive presenti in loco sono state conservate.

Una zona centrale del giardino è lasciata a prato creando così uno spazio verde di svago per i visitatori del castello. Il viale pedonale principale rievoca la posizione dell’antico canale di passaggio delle acque.
Questo progetto è parte integrante di un percorso che parte dall'orto romano presso il polo archeologico di Benevagienna, ispirato a sua volta ai giardini del I-II secolo, per arrivare alla residenza sabauda di Racconigi in cui troviamo il Giardino delle peonie di recente apertura, nell'ambito di quella che fu la storia dell'azienda agricola della real Casa. Il progetto "Essenza del territorio" è una rete per le vie sabaude dei profumi e dei sapori ed è stata finanziata da "Le terre dei Savoia", nonché dalla Compagnia di San Paolo, oltre che dalla Crt e dal Comune di Lagnasco per quanto riguarda il Giardino delle essenze. 
I Catelli di Lagnasco sono visitabili fino a metà novembre, in ogni caso si consiglia di contattare il personale per avere informazioni circa e orari e prenotazioni se necessarie.
Informazioni per dormire: nell'ambito di un vero e proprio tour fra i castelli e le antiche dimore del cueneese, si può pernottare in un bed and breakfast dell'Associazione Val B&B nelle zone di Manta, famosa per l'omonimo castello, a soli 7 km da Lagnasco, di Costigliole Saluzzo, località nelle vicinanze di Manta e Saluzzo (qui è presente la splendida Castiglia), oppure soggiornare nella stessa Benevagienna (a 38 km da Lagnasco) dove è stato appunto inaugurato l'orto romano e dove peraltro sono visitabili splendide rovine romane. In ogni caso occorre spostarsi in macchina. 
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