Castelli Tapparelli Lagnasco apertura 2013
>> venerdì 22 marzo 2013
La provincia di Cuneo è disseminata di castelli ottimamente conservati e prestigiose dimore storiche che raccontano e fanno rivivere i fasti e le atmosfere di epoche lontane. Immersi in contesti suggestivi, con l'arrivo del mese di marzo molte di queste strutture, chiuse nel periodo invernale, riaprono al pubblico. Una di queste è costituita dal complesso dei Castelli dei Marchesi Tapparelli D’Azeglio di Lagnasco aperto tutte le domeniche a partire da marzo 2013.
Un'ottima occasione per un weekend alla scoperta dei castelli Cuneesi soggiornando in B&B a Lagnasco, oppure un B&B a Savigliano o ancora un B&B a Manta.
Il complesso, noto anche come Castelli Tapparelli, ingloba in realtà tre diversi edifici nati sul finire dell’ XI° secolo e sviluppatisi fino al XVIII°. Il complesso è aperto tutte le domeniche fino al 24 novembre 2013, con orario dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Nel costo del biglietto di 5 euro, ridotto 3 euro per ragazzi dai 6 ai 12 anni, è compresa la visita guidata; inoltre è possibile prenotare delle visite infrasettimanali per gruppi superiori a 15 persone. Riaprirà al pubblico anche la mostra d’arte contemporanea “Firme da Collezione”, inaugurata lo scorso ottobre, allestita nell’ala di ponente del complesso. Per informazioni: infi@castellidilagnasco.it, o al numero di telefono 345 5015789 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00).
Scopriamo qualcosa in più sul castello: innanzitutto la costruzione, che ebbe inizio intorno al 1100 come fortilizio difensivo, e che oggi corrisponde alla manica centrale. Nella prima metà del XIV° secolo, in un epoca caratterizzata da continue lotte territoriali e che vide come protagonisti anche gli Angiò, il primo nucleo dei Castelli venne ampliato e riorganizzato. Dimora ufficiale della signoria dei Tapparelli a partire dalla seconda metà del 1300, i Castelli videro nel XVI° secolo il periodo di maggior rinnovamento architettonico ed artistico. Sul finire del XIX° secolo Emanuele D’Azeglio Tapparelli, ultimo discendente della signoria, riportò sotto il suo controllo l’intero complesso negli anni condiviso con altre famiglie nobili.
Alla sua morte, avvenuta nel 1890, i Castelli e le terre vennero messi a disposizione della comunità secondo la sua volontà.
Dopo un lungo lavoro di riqualificazione del complesso, che ha riportato alla luce un inaspettato scrigno di meraviglie, il castello è stato aperto al pubblico oltre ad essere utilizzato per ospitare anche mostre e convegni.
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