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A Peveragno in scena i roghi delle streghe il 7 e l'8 settembre

>> martedì 3 settembre 2013

I ROGHI DELLE STREGHE A PEVERAGNO in provincia di Cuneo. L'Associazione culturale GAI SABER organizza, in collaborazione con la pro loco di Peveragno, IL NUOVO SPETTACOLO MULTIMEDIALE IL MARTELLO DELLE STREGHE (MALLEUS MALEFICARUM) SABATO 7 E DOMENICA 8 SETTEMBRE alle 21,15 in PIAZZA ROCCO CARBONERI a PEVERAGNO (CN).
Appuntamento nella serata di sabato 7 con replica domenica 8 settembre 2013, inizio alle 21,15. In caso di maltempo, lo spettacolo sarà effettuato comunque nella Chiesa della Confraternita.
Lo spettacolo in 3D IL MARTELLO DELLE STREGHE prende il nome dal “Malleus Maleficarum”, il più famoso dei manuali degli inquisitori medioevali.  L'Associazione Culturale Gai Saber propone al pubblico i drammatici eventi della “caccia alle streghe”” a Peveragno, avvenuti fra il 1485 ed il 1522, quando ben 34 donne (ma anche un uomo, come raramente si verifica nella storia della persecuzione della stregoneria) furono riconosciute colpevoli e condannate al rogo. 
Accusate di sortilegi, malefici, fatture, nonché di rapporti con le forze oscure ed infernali dalle quali ricevere i poteri, ma anche di essere magiche guaritrici e depositarie dei rimedi sanitari della tradizione popolare, le streghe storiche perseguitate dall’Inquisizione cattolica furono identificate con le “masche” della tradizione popolare piemontese.
Dove dormire: al riparo dagli influssi malefici delle masche o streghe, in uno dei B&B a Peveragno dell'Associazione Val B&B - Valorizzazione e Accoglienza Locale: B&B Rabalant, B&B Ca et mia nona, B&B La Casetta, B&B Tetto Naradu oppure al B&B Valcucca.
Ma torniamo allo spettacolo: tutto inizia intorno alla seconda metà del Quattrocento, con la fondazione di un convento domenicano a Peveragno, nonostante la presenza, a pochi chilometri di distanza, di quello di Mondovì; lo scopo è quello di contrastare sul campo il diffondersi della stregoneria, che diventa ben presto tutt’uno con la persecuzione dell’eresia valdese, che attecchisce vigorosamente nei territori montani delle valli di lingua d’òc e nelle pianure limitrofe, dopo che già un secolo prima si era diffusa l’eresia catara proveniente dal sud della Francia; vaudeisa (valdese) , gazara (catara), patarina (riferito all’omonima eresia), diventano all’epoca veri e propri sinonimi di strega e masca. 
Il convento di Peveragno fu affidato alla direzione del monregalese Biagio de Berra che presto fece conoscere la sua fama di inquisitore intransigente; nel pieno del clima persecutorio che all’epoca colpì duramente i Valdesi delle vallate alpine, scatenato a seguito della rivolta nella valle di Luserna contro i nobili ed il potere ducale, l’inquisitore condannò in più riprese al terribile supplizio delle fiamme, in Piazza San Domenico a Peveragno, ben 34 donne, in taluni casi appartenenti a medesimi nuclei familiari, con l’evidente scopo di sradicare l’eresia che si annida fra famiglie di differente estrazione sociale. 
LO SPETTACOLO IN 3-D propone la storia di Agnesina e della figlia Costanza, conoscitrici di erbe e guaritrici, accusate di stregoneria e condannate; è una storia di invenzione basata sui fatti storici sopra citati e realmente accaduti a Peveragno, in uno dei più periodi oscuri e inquietanti della cultura cristiana occidentale.
I Gai Saber rappresentano oggi “il martello delle streghe” attraverso il proprio linguaggio artistico che mescola arti diverse quali recitazione, musica, immagini e danza. La parte di recitazione si fonderà con la musica suonata dal vivo - di nuova produzione Gai Saber, con la partecipazione dei ragazzi dei corsi di strumenti tradizionali -, con le immagini riferite al patrimonio culturale e paesaggistico del territorio peveragnese (proiettate su tre fronti con la tecnica del “video projection mapping”, che trasformerà le superfici delle case di Piazza Carboneri in displays dinamici) e quindi con il movimento e la danza delle coreografie affidate all'Associazione Gymnika, guidata da Barbara Giacca. 
Lo spettacolo, decisamente innovativo dal punto di vista della realizzazione tecnica, avrà come protagonisti attori, musicisti e danzatori peveragnesi ed in particolare i giovani ragazzi che hanno partecipato nel corso del 2012 e 2013 ai laboratori de “La semina delle note” progettato e gestito dall'Associazione Culturale Gai Saber, nell’ambito del programma di sviluppo locale “Miglioramento dell’accoglienza turistica attraverso la valorizzazione delle specificità territoriali”. 

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