444 Fiera Fredda di Borgo San Dalmazzo 2013

Dal 4 all'8 dicembre 2013 a Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo si svolge la consueta Fiera Fredda. La manifestazione, giunta alla sua 444esima edizione, fu autorizzata per la prima volta dai regnanti Savoia nel 1569 come occasione per festeggiare, ogni 5 di dicembre e per 3 giorni, San Dalmazzo patrono della città.  Da allora l’appuntamento è diventato un importante momento di incontro per tutti gli abitanti delle vallate. Durante la Fiera si degustano i piatti divenuti ormai un classico: il minestrone di trippe, le lumache alla “cartunera” e il cotechino con i crauti.
Un'ottima occasione per conoscere le meraviglie delle Valli Gesso, Vermenagna e Stura soggiornando in un comodo B&B a Borgo San Dalmazzo (B&B I faggi Rossi oppure B&B Il Melograno) o nella vicina Boves distante 7 km.
Ecco il programma della manifestazione:
Mercoledì 4 dicembre
Inaugurazione della fiera alle 18.00 presso l'Auditorium con la partecipazione di Camilla Mata inviata de La vita in Diretta di Rai Uno
Giovedì 5 dicembre
Fiera tradizionale per le vie del Borgo
Venerdì 6 dicembre
Spettacolo musicale alle ore 21.00 presso l'area spettacoli
Sabato 7 dicembre
Concerto dei Trelilu alle ore 21.00 presso l'area spettacoli e manifestazione presso l'Auditorium alle 20.30.

Tutti i giorni degustazione di piatti tipici di Borgo e delle sue valli con questi orari: mercoledì 4 dalle 17.00 alle 22.00, giovedì 5 dalle 10.00 alle 22.00, venerdì 6 dalle 17.00 alle 22.00, sabato 7 e domenica 8 dalle 10.00 alle 22.00, Ingresso gratuito. Per info 0171/266080 - pagina Facebook o sito web dell'ente Fiera Fredda

Tradizionalmente, la fiera di Borgo ha sempre rappresentato un momento di incontro importante per tutti gli abitanti delle valli, che convergevano verso la cittadina per procurarsi le ultime provviste prima del lungo periodo invernale durante il quale, a causa delle condizioni climatiche spesso sfavorevoli, diventavano difficili gli spostamenti.
Il piatto più tipico della manifestazione è senz'altro l’Helix Pomatia Alpina, la chiocciola dalla carne bianca che sulle Alpi Marittime ha trovato il suo habitat naturale. Secondo la più antica tradizione borgarina, le lumache venivano servite semplicemente lessate nel proprio guscio dal quale venivano estratte con il caratteristico chiodo per ferrare i cavalli (usato anche ai giorni nostri) e intinte in salsa piccante a base di olio, sale, pepe e aglio, detta “salsa del cartuné” o “cartunera”. In alternativa, le lumache lessate potevano anche essere accompagnate da “ajé” (o “aiolì”), una maionese con aglio finemente pestato nel mortaio dal sapore vagamente provenzale.